Rifiuti RAEE: che cosa sono?
Quando vuoi disfarti di un’apparecchiatura elettrica o elettronica guasta o obsoleta questa diventa un RAEE, ovvero un rifiuto di tipo elettronico. Con questo termine ci si riferisce infatti a qualsiasi apparecchio elettronico che, per vari motivi, rischia di essere abbandonato per strada o in discarica contribuendo all’inquinamento del suolo, dell’acqua e dell’aria, con ripercussioni anche sulla salute delle persone.
Ciò che rende particolarmente pericolosi questi rifiuti è il fatto che non siano biodegradabili e che possano rilasciare sostanze tossiche, se abbandonati in natura. Con una corretta differenziazione dei materiali che compongono le apparecchiature RAEE però non solo si possono recuperare metalli come oro, rame e alluminio ma anche vetro e plastica, con un conseguente guadagno dal punto di vista economico e soprattutto dal punto di vista ambientale.
In quali categorie si suddividono i RAEE?
I rifiuti RAEE si differenziano in cinque gruppi in base al tipo e alle caratteristiche delle apparecchiature.
Ci sono due categorie dedicate ai grandi elettrodomestici: quella denominata “freddo e clima” che comprende frigoriferi, condizionatori e congelatori e un’altra che comprende lavastoviglie, forni e lavatrici che prende il nome di “grandi bianchi”.
Possiamo poi individuare una categoria “tv e monitor” che include tutti gli schermi, da quelli a tubo catodico a quelli led passando per gli lcd. Seguono i “piccoli elettrodomestici”, categoria nella quale si possono inserire smartphone, frullatori, computer, aspirapolveri e tutti gli altri piccoli apparecchi elettronici che utilizziamo quotidianamente. L’ultimo raggruppamento è quello delle “sorgenti luminose” che comprende neon, lampadine a basso consumo energetico, a incandescenza e molti altri tipi di lampadine.
La suddivisione di questi rifiuti in gruppi permette di mettere in atto successivamente le procedure di smontaggio e riciclo in totale sicurezza e con la massima efficienza. Infatti, il tipo di trattamento a cui saranno sottoposti varia in relazione ad ogni specifica categoria sia per la necessità di strumentazioni apposite per lo smaltimento che per le competenze degli operatori che se ne devono occupare.
Come si possono smaltire i RAEE?
Contrariamente a quanto si possa credere, per smaltire un apparecchio elettronico non è necessario andare in discarica. Infatti, i negozi che li commercializzano sono obbligati a ritirarli gratuitamente a fronte di un nuovo acquisto, il cosiddetto “uno contro uno”. Nel caso in cui il rifiuto sia di dimensioni contenute, come uno smartphone, puoi portarlo direttamente in negozio senza dover acquistare un prodotto nuovo (il cosiddetto “uno contro zero”).
Resta comunque la possibilità di portare il tuo rifiuto RAEE in un centro comunale di raccolta nel quale gli addetti ti indicheranno dove collocarlo. In alcuni comuni è anche offerto il ritiro a domicilio del rifiuto con un servizio di prenotazione.
Le soluzioni sono molteplici, tutte accomunate da un obiettivo ben preciso: smaltire questa tipologia di rifiuti in modo corretto, con semplicità.
Come vengono trattati e riciclati i rifiuti RAEE?
Il trattamento di questi rifiuti viene svolto in centri autorizzati che devono essere adeguatamente attrezzati. Indicativamente il trattamento può essere suddiviso in tre fasi: la bonifica dai componenti pericolosi, lo smontaggio dei pezzi principali e la lavorazione per recuperare i materiali che possono essere riciclati.
I trattamenti di recupero vengono eseguiti al fine di poter mettere in sicurezza i componenti da materiali pericolosi per la salute o per l’ambiente e di smaltirli correttamente. Successivamente si procede al recupero di tutta la componentistica riutilizzabile e di tutti i materiali riciclabili tra le parti inutilizzabili. Per ultimo vengono smaltiti correttamente gli eventuali materiali non riciclabili.
Ad esempio, i processi di riciclo e trattamento dei rifiuti delle “sorgenti luminose” consentono di recuperare circa il 90% dell’intero prodotto. In particolare, il vetro delle lampadine si presta ad essere riutilizzato in diversi campi che vanno dall’edilizia (lane di vetro e isolanti) alla produzione delle lampade stesse.
Prendersi cura dell’ambiente comincia anche da un corretto smaltimento dei rifiuti RAEE. Perché un mondo più pulito e salubre è possibile, se tutti ce ne prendiamo cura nel modo giusto.