Sono tutti uguali i ventilatori industriali?
Per ventilatori industriali (devono avere standard necessari per la sicurezza delle prestazioni) si intendono tutte quelle macchine, o apparecchiature, in grado di muovere o deviare il proliferare di aria calda o fredda, di gas, di polveri o fibre che si creano durante le lavorazioni a titolo industriale di determinati materiali.
Per tale ragione pensare di operare con un ventilatore domestico è a dir poco fuori luogo, perché oltre a non essere capace di spostare masse d’aria fuori dallo standard per cui è stato concepito, non ha proprio le caratteristiche tecniche per agire in tal senso.
Per questa ragione, la tecnologia che ottimizza le produzioni in tutti gli ambiti, ha pensato ad uno strumento che coniughi potenza e funzionalità ed è nato il ventilatore industriale. A seconda della tipologia, del fine e della forma stessa che questi possiede, adempie a compiti diversi in altrettante strutture lavorative.
La risposta a questa lecita domanda è la seguente: sono tutte uguali le aziende che operano nei tanti settori industriali a livello nazionale ed internazionale? Assolutamente no: ogni settore ha delle aziende, ogni azienda ha picchi di produzione proporzionati a quanto lavoro vi è commissionato. Di conseguenza, paragonare i ventilatori industriali è completamente fuori luogo.
All’interno di un’azienda infatti, il ventilatore può avere una funzione che in un’altra azienda non ha e per questa ragione la prima considerazione da fare, prima di procedere con l’acquisto, è quella di personalizzare al massimo le caratteristiche del proprio ventilatore industriale.
Non a caso, sin dalla presentazione nel catalogo, ogni ventilatore ha degli usi consigliati: sarebbe impossibile posizionare un apparecchio per l’aria pulita, all’interno di un’azienda che si occupa di lavorazione del ferro ad esempio, perché i residui di lavorazione sono in forma solida e concorrerebbero in modo piuttosto pratico al malfunzionamento del ventilatore, avendo come conseguenza anche un’interruzione della linea produttiva, con danni non indifferenti.
Allo stesso modo pensando ad un ventilatore, secondo il principio per cui più questo è piccolo e maggiore e più concentrata è la sua potenza, bisogna anche prevedere la sua durata nel tempo: un ventilatore di piccole dimensioni, tenuto acceso 24 ore al giorno, ha meno probabilità di sopravvivenza rispetto ad uno di dimensioni maggiori che viene tenuto acceso per lo stesso tempo.
La forma delle ventole poi deve essere personalizzabile, in base all’ambiente lavorativo di collocamento, perché un ventilatore sbagliato che trattiene gli scarti lavorativi, fa molta fatica a lavorare bene a lungo. Non esiste quindi un ventilatore unico che possa adempiere a diversi compiti all’interno di situazioni differenti.
Il ventilatore industriale, insomma, è molto diverso da quello utilizzato per rinfrescare gli ambienti domestici o gli edifici in generale, perché viene pensato per assorbire e rimediare a tutte quelle situazioni critiche che un ambiente lavorativo comporta.
Per tali ragioni occorre conoscere e seguire bene l’argomento prima di operare una scelta relativa all’acquisto, considerando almeno i fattori sopra elencati e non solo il budget che si ha a disposizione. Utile è infatti ricordare che una spesa iniziale piccola ma che rende l’apparecchio inadatto al luogo di lavoro, comporta anche spese di manutenzione straordinarie che influenzeranno di certo il budget posto inizialmente.
Le conseguenze di una scelta errata sono diverse e l’interruzione o la sospensione della produzione in essere è una di quelle, assieme ad una difficoltà dell’impianto generale cui è collegato e a tutte quelle parti aggiuntive di cui è fornito.