Resina epossidica, gli errori più comuni
La resina epossidica è una tipologia di resina sintetica estremamente versatile composta da due componenti ossia la resina vera e propria e quindi l’indurente. Non è semplice da utilizzare ma consente di effettuare molteplici realizzazione come ad esempio un tavolo in legno di resina epossidica, sul sito www.resin-expert.com trovi una completa guida.
Nella fase di miscelazione e nel suo uso si possono commettere molti errori comuni che potrebbero mettere a rischio la tua salute nonché il risultato finale. In primo luogo c’è una tendenza piuttosto diffusa nel non usare la mascherina respiratoria e gli occhiali di protezione. Questo è sbagliato in quanto, seppur la resina non rilasci odori, non c’è nessuna evidenza scientifica secondo la quale non sia nociva anche perché realizzata attraverso una reazione chimica piuttosto pesante e tossica.
Inoltre si dimostra controproducente l’utilizzo di guanti in lattice giacché questo materiale non protegge dalla resina e soprattutto occorre evitare qualsiasi genere di contatto diretto con la pelle. Inoltre per non inficiare sulla qualità e sulle caratteristiche della resina epossidica è necessario accertarsi del suo corretto stato di conservazione ed in particolar modo del luogo dove sono custoditi la resina e l’indurente.
Un altro errore piuttosto diffuso è quello di usare un solo contenitore per la resina e indurente. Questo potrebbe dar luogo al cosiddetto fenomeno di polimerizzazione incompleta che andrebbe a manifestarsi quando la miscela viene versata. È opportuno inoltre ricordare che la resina non può essere utilizzata per differenti esigenze in quanto, ad esempio, una resina usata per verniciare non può essere ottimale per servizio di inclusione.
Molti errori possono essere effettuati soprattutto nella fase di preparazione della resina epossidica, quando si uniscono la resina e l’indurente. Uno degli errori più comuni è quello di utilizzare per il dosaggio un volume. Questo è un metodo non abbastanza preciso per garantire la giusta quantità tra i due composti.
Inoltre quando si versano velocemente la resina e l’indurente si permette la formazione e l’incorporamento di bolle d’aria che rappresentano un nemico sia dal punto di vista estetico e sia per quanto riguarda l’efficacia della resina. È una pessima idea anche quella di cambiare la tonalità della resina utilizzando un colorante acrilico e soprattutto non bisogna assolutamente utilizzare un bastoncino tondo per mescolare il composto in quanto in questo caso non si otterrà una miscelazione ottimale.
Tra l’altro non è neppure consigliato versare la resina alla fine della miscelazione in quanto non ci sarebbe la perfetta sintesi tra i due composti in termini di omogeneità. Se per un errore nella fase di miscelazione hai notato la presenza di bolle incorporate nella resina epossidica assolutamente non devi prendere in considerazione l’opportunità di eliminarle andando a bollire con una fiamma ossidrica.
Con questo metodo puoi certamente eliminare le bolle più grandi ma non quelle più piccole e soprattutto ci sarà un enorme rischio di far esplodere la resina. Non migliorerà la situazione se per bollire utilizzerai l’asciugacapelli oppure una pistola termica in quanto ci potranno essere conseguenze ancora più nefaste come ad esempio quella di far traboccare il liquido dal proprio contenitore oppure di avere una superficie non perfettamente liscia.
Insomma, per un risultato ottimale dovrai fare attenzione a tanti piccoli accorgimenti che però faranno la differenza sotto il profilo della qualità e della tutela della salute.