Consigli utili per la coltivazione delle orchidee
Immagina di aver avuto una giornata stressante. Realmente stressante. Di quelle che saresti felice se, non si sa come, fossi in grado di dimenticartene come per magia. Di essere sull’uscio della porta, pronto a rientrare e a ritagliarti un brandello di serenità, e armeggi con le chiavi cercando la toppa. Finalmente senti i cilindri scattare, e la porta si chiude.
Muovi distrattamente un primo passo dentro casa… ed ecco la Magia. Un profumo delicatissimo solletica le tue narici riempendoti il petto. Respiri profondamente, inebriandoti dell’aroma, mentre con la mano ricerchi il pulsante per accendere le lampade. Click.
Ti ci vogliono pochi istanti per abituarti alla luce
improvvisa, ma in pochi istanti tutto diventa nitido.
Mille colori, disseminati un po’ ovunque, che vanno sorprendentemente a
braccetto con la fragranza di cui
hai ancora pregno il naso, quasi a poterne sentire il gusto.
Una stanza sapientemente disseminata di Orchidee che, con la loro delicata bellezza, scacciano via ogni malsano ricordo della giornata. Sei a casa. Questo non solo è uno scenario possibile, ma estremamente alla portata di chiunque.
Oggi ti darò pochi, ma essenziali, consigli per imparare a coltivare e a far
crescere le Orchidee nell’ambiente di casa.
Come coltivare le orchidee nel vaso?
Prima di rispondere questa domanda – e quindi capire come innestare un’orchidea in un vaso – e farla crescere florida e rigogliosa, dovremo fare un rapido excursus sulla struttura dell’Orchidea.
Le Orchidee, in particolar modo la specie importata e diffusa nel nostro territorio, vantano da 2 a 6 foglie grandi disposte in maniera molto ravvicinata tra loro. Queste hanno un ruolo fondamentale per la vita della pianta poiché non dispongono di un vero e proprio bulbo che permetta loro di immagazzinare l’acqua.
Vanta numerose radici, grosse e ramificate. Ed è solo grazie ad esse che la pianta aderisce tenacemente al substrato.
Infatti, quando si procede al trapianto di un’orchidea, è necessario agire con per evitare di danneggiarle. Lo stelo in genere è eretto, anche se in alcuni casi è strisciante o rampicante. Concludiamo con quella che è la caratteristica più conosciuta dell’Orchidea, ossia i fiori che possono essere delle forme e pigmentazioni più disparate. rendendo questa pianta così ambita per le proprie case.
Quindi, ti invito a prestare massima cura – nel momento in cui travasiamo la pianta nel suo alloggio di casa – a quelle che sono le foglie che si dipanano dallo stelo, e a travasare una buona porzione di terra così da evitare di danneggiare le radici che permetteranno alla pianta di insidiarsi correttamente nel vaso.
Andiamo invece ai 3 fattori determinanti per la Coltivazione di un’Orchidea in Fiore.
1 – La Luce
Sebbene queste siano piante importante da Regioni Tropicali,
soffrono l’esposizione diretta ai raggi solari.
Ciò nonostante è proprio la mancanza di Luce che determina il più delle volte
la mancata fioritura!
Come risolvere?
Semplicemente posizionando a sud o ad est la pianta, possibilmente dietro una tenda che filtri a sufficienza i raggi da permettere all’Orchidea di beneficiarne senza esserne danneggiata.
2 – Temperatura
Questo aspetto è tanto semplice quanto fondamentale.
La temperatura ideale dovrebbe attestarsi sui 23-24°C come
massime, e 16-17°C come minime.
L’Orchidea regge anche temperature maggiori, ma a condizione che questa venga
sostenuta da una buona zona d’ombra, elevata umidità e ventilazione costante.
Essenzialmente, una volta ricreato il microclima della sua regione d’appartenenza, l’Orchidea non dovrà subire particolari variazioni. In particolar modo relativamente all’umidità che se eccessiva provoca la comparsa di macchie sui petali, o portare all’ingiallimento là dove sia troppo bassa.
3 – Innaffiatura
L’eccesso di acqua è mortale per la pianta. Lo scopo, che dobbiamo sempre tenere a mente quando innaffiamo un’Orchidea, è quello di umidificare il substrato.
Questo perché le foglie carnose svolgono la funzione di immagazzinare e gestire l’acqua in tempi abbastanza dilatati. Ciò ci porta a innaffiare dalle 2 a massimo 4 volte a settimana nelle stagioni calde, fino ad 1 solo giorno nelle stagioni fredde.
L’accorgimento che possiamo adoperare per assicurarci una buona resa della pianta in vaso è quello di spruzzare leggermente, ma quotidianamente, le foglie.
In conclusione
Bilanciando questi tre fattori e interpretando la risposta della pianta alle variazioni di essi, sarà possibile dar vita a spettacolari giochi di colori grazie a fioriture massicce che potranno persistere anche per diverse settimane.
Se presterete attenzione ai consigli qui riportati, potrete assistere allo spettacolo naturale che donano questi fiori anche due-tre volte all’anno.