Camini a gas: tutti i pro e i contro di questi modelli
Quando si pensa ad un camino, vengono in mente in genere due immagini.
La prima è quella romantica e suggestiva della fiamma che arde nel braciere rendendo l’ambiente assolutamente romantico. La seconda però è quella che vede la casa sporca di cenere, con la legna da caricare e la canna fumaria (con relativi permessi impossibili) da installare. La soluzione in questi casi sono i camini a gas (su https://www.maisonfire.com/ trovi tutti i dettagli). Scopriamoli in questa guida, nella quale ne analizzeremo caratteristiche, pro e contro.
Caratteristiche dei camini a gas
I camini a gas nascono in genere a partire dalle stufe classiche a legna, che sono state però progettate in modo da inserire un bruciatore per il gas nel modello stesso.
Questo fa si che il camino a gas mantenga la linea estetica della stufa, pur cambiando radicalmente metodi di alimentazione. Il primo vantaggio indiscusso è che in questo modo i camini a gas possono essere installati anche in appartamento a differenza di quelli a legna che spesso sono impraticabili o ingestibili.
Tutti possono usarli in questo modo, senza doversi preoccupare di caricare (e soprattutto pulire quotidianamente) il classico camino a legna. Inoltre per installarlo la procedura è molto più semplice, economica e veloce degli altri modelli.
Per quanto riguarda le normative europee in tema di sicurezza e rispetto dell’ambiente, i modelli moderni sono tutti progettati per il pieno rispetto di entrambe. Posseggono degli elementi imprescindibili che farai sempre a verificare, e che sono:
- temporizzatore
- termocoppia
- termostato per l’impostazione della temperatura
- accensione automatica.
Inoltre l’effetto fiamma è reso molto realistico dal catalizzatore che viene montato all’interno della camera di combustione, che fa cambiare il colore dal blu del gas al rosso del fuoco. Possono essere alimentati sia a metano che a GPL. Solo per i modelli più potenti, quelli che eccedono i 4 kw, è necessaria la canna fumaria. Diversamente vengono considerati come stufe a gas. Per quanto riguarda i modelli poi, questi sono di diverso tipo.
Possono essere infatti:
- prefabbricati con focolare aperto. Questi modelli non presentano il vetro, in modo che l’effetto della fiamma sia ancora più realistico. In questo caso sappi però che la loro funzione è principalmente di arredo e design, e che l’effetto riscaldante è davvero minimo;
- modelli a focolare chiuso e camera stagna. In questo caso invece il camino ha una grande potenze ed efficienza. Riscalda notevolmente, anche se si sta parlando sempre di riscaldamento a gas e non a fuoco vivo. In questi modelli devi valutare il costo della materia prima, cioè il gas;
- modelli da integrare al riscaldamento tradizionale: questi modelli uniscono il design all’aspetto economico. Possono infatti riscaldare accanto all’impianto centralizzato classico, aiutando l’impianto stesso a lavorare di più senza costi aggiuntivi esagerati.
Vantaggi dei camini a gas
Il primo vantaggio di un camino a gas, specialmente di quello a camera stagna, è la maggior facilità di installazione rispetto a quello a legna. Se necessita di canna fumaria, nel caso dei modelli più potenti, questa è comunque di dimensioni ridotte, e se l’installatore trova il modo di installare il cosiddetto tubo coassiale, non dovrai realizzare la presa d’aria.
Puoi poi impostare il camino a livello di combustione e di calore prodotto, tenendo così sotto controllo i costi. Il termostato ti permette infine di stabilire quando si deve accendere e poi spegnere in automatico. Per non parlare poi del fatto che il camino a gas non sporca e non lascia residui di cenere nel braciere. Non andando a legna non richiede lo stivamento e l’approvvigionamento della legna stessa, nonché il caricamento continuo.
La sua manutenzione è molto semplice e non richiede una pulizia frequente, se usato correttamente.
Contro dei camini a gas
È giusto citare anche gli svantaggi di un camino a gas affinché si abbia un quadro completo del prodotto. Tuttavia si tratta di contro facilmente affrontabili, che vanno dalla necessità (ovvia tra l’altro) che sia un installatore certificato a montarlo alle verifiche periodiche di cui necessitano (come le caldaie del resto).
Il calore che forniscono, tranne per i modelli con focolare aperto, non è elevato, e rappresentano quindi più un’integrazione che una fonte primaria di riscaldamento. Non possono essere usati per cucinare e vanno incontro ad usura, cosa che con il camino a legna non accade.